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Avvisi

Avvisi Parrocchia

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radio

 

 

 

Visto il successo avuto l'anno scorso, e visto quanto ci siamo divertiti a farla, ci stiamo organizzando per poter tornare in onda con Radio Grest anche quest'anno.

Al momento non siamo ancora sicuri che riusciremo a trasmetterla, ma senz'altro ne sapremo di più quando il grest incomincerà.

 

Un tempo per noi

 

Il passato è nel presente. Il futuro è nelle nostre mani. (Elie Wiesel)


Ci siamo accorti, negli ultimi anni, che è interessante giocare l’estate a partire da grandi temi e cercare di agganciarli per dare una sorta di continuità. Siamo partiti dal cielo e abbiamo continuato con la terra: la prossima estate sarà all’insegna del tempo.
Dopo aver parlato di due luoghi “assoluti” (il cielo come casa di Dio; la terra come casa dell’uomo), il tempo si presenta immediatamente come il dispiegarsi delle possibilità di costruire la vita quotidiana. A ogni capodanno sembra prevalere l’immagine ciclica del tempo, in cui le delusioni e le gioie si rivestono di speranza per il futuro e, a volte, di gratitudine per il passato.
Ma il tempo cristiano – Paolo dice che si è ormai “fatto breve” – si caratterizza per il fatto di avere un cuore. Non è l'essere ciclico e nemmeno conoscerne l’inizio e la fine.

Il cuore del tempo cristiano è l’incarnazione, il divenire umano di Dio in Gesù di Nazaret: lì trova luogo Colui che non ha luogo, lì entra nel tempo Colui che è eterno, lì scopre il proprio fine la nostra ricerca di senso che non ha fine. È il cuore di Dio, un cuore “amante degli uomini”, che costituisce il “tempo” dei cristiani, un cuore che da sempre e per sempre scandisce il ritmo dell’amore, contrassegna gli anni, i mesi, i giorni e le ore con il sigillo della carità, del chinarsi verso i piccoli e i poveri. (Enzo Bianchi)

Ora, un cuore è il luogo dal quale si dirama la vita e verso il quale il flusso dei nostri sentimenti si dirige per purificarsi e poi nuovamente diramarsi fin nelle più piccole parti del nostro essere.
Vogliamo imparare coi nostri ragazzi a considerare il tempo come l’occasione propizia per costruire la propria vita, ricuperando un senso del tempo legato anche alla sua preziosità: non basta dire dell’inevitabilità, peraltro un po’ pessimista, dello scorrere del tempo. Vale la pena insistere perché si offra ai ragazzi una visione di possibilità: il tempo è dono da investire. E proprio un tempo particolare come l’estate, libera da impegni pressanti, si offre come un tempo interessante per imparare a gestirlo in modo intelligente.
È la misericordia – cioè il “cuore per i miseri” – di Dio che orienta il nostro tempo, gli dà senso e direzione, lo trasfigura da sterile ripetizione di eventi e occasioni in “storia di salvezza”, in una vicenda impastata di tutta la nostra umanità e, al contempo, abitata dal soffio dell’eternità. È questo un discorso fortemente “vocazionale”: è la possibilità di educare i nostri ragazzi a spendere la vita animandola dal soffio dello Spirito, l’unico soffio che ci fa intuire – già da oggi – l’eternità che vuole incontrare i nostri giorni.

 

(tratto da http://cregrest.it/)

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