[align=justify]Comuni vicini al nostro, Sondalo e Valfurva, hanno adottato la strategia del teleriscaldamento.
Avete in programma di analizzare la questione energetica in Valdidentro e trovare dei possibili progetti volti al risparmio energetico e alla produzione di energia utilizzando fonti pulite e rinnovabili ?[/align]

Già nel passato si è studiata la possibilità di introdurre il teleriscaldamento a Valdidentro. La morfologia del territorio e la dislocazione dei centri abitati non è sicuramente favorevole per la realizzazione di una centrale che serva tutto il territorio comunale.
Con il Consorzio Forestale si potrà a breve realizzare una piccola centrale termica a biomasse che dovrebbe far fronte al fabbisogno energetico dell’area pubblica di “Rasin”.
È un piccolo avvio, che con costi di investimento limitati, potrebbe sicuramente costituire l’inizio di un’iniziativa più estesa.
Rispetto a soluzioni che dovrebbero favorire il risparmio energetico, chiaramente l’ente pubblico deve farsi promotore di tali iniziative. Il telecontrollo degli impianti di riscaldamento negli edifici pubblici è ad esempio un progetto in corso di realizzazione che porterà sicuramente ad un risparmio energetico.
Il Piano di illuminazione pubblica, recentemente approvato, costituirà la base degli interventi da eseguirsi in questo campo con la sostituzione dei corpi illuminanti con quelli a più basso consumo energetico.

Il teleriscaldamento si inquadra tra le soluzioni meno inquinanti per la gestione del riscaldamento domestico: una caldaia centralizzata e controllata inquina meno perché soggetta a numerosi controlli sui fumi (sempre monitorati in modo da ottimizzare sempre la combustione della caldaia).
Il nostro territorio comunale, come noto il più vasto per superficie della provincia, possiede molti boschi il cui legname non viene più molto apprezzato dal mercato perché i costi del taglio sono superiori al ricavato della vendita.

La necessità comunque di gestire questo patrimonio ambientale fa sì che l’abbinamento Consorzio Forestale (che attualmente gestisce i nostri boschi ) e teleriscaldamento possa essere una soluzione razionale e vincente.
Noi pensiamo comunque che occorra fare delle valutazioni preliminari prima di deliberare il pieno supporto all’iniziativa:
1) bisogna considerare l’effettiva domanda di un servizio di questo tipo (sappiamo che molti cittadini usano abitualmente stufe a legna),
2) occorre tenere presente la peculiarità del nostro comune con ben quattro frazioni distanti fra loro e dunque con costi di sviluppo della rete molto onerosi,
3) negli ultimi 10 anni, nel nostro Comune, sono state rifatte molte vie senza tenere in nessun conto l’eventualità di posare cunicoli per il passaggio dei tubi per il teleriscaldamento.

Il nostro gruppo è fondamentalmente favorevole a tutto ciò che possa contribuire al miglioramento dell’ambiente, alla qualità della vita dei nostri cittadini e alla qualificazione dell’offerta turistica: pensiamo che si debbano favorire iniziative di risparmio energetico cominciando ad inserire nelle norme di costruzione delle nuove abitazioni i criteri da adottare in materia di isolamento degli stabili e sull’orientamento dei tetti, per non avere inquinamento visivo sia dai pannelli fotovoltaici che da quelli per la produzione di acqua calda.

La soluzione del teleriscaldamento non sembra adeguata alla situazione del Comune di Valdidentro a causa del frazionamento estremo degli abitati che non garantisce la concentrazione di utenza sufficiente a rendere economico il servizio. Il teleriscaldamento, inoltre, ha necessità di forti investimenti ed ha senso e valore se affiancato da un’azione organizzata e capillare di reperimento del combustibile mediante pulizia dei boschi.
Premesso che l’atteggiamento più semplice ed immediato per affrontare la questione energetica è quello dei risparmio (controllare e ottimizzare i consumi, evitare gli sprechi), la programmazione di un ricorso alle energie alternative è oggi un problema essenzialmente legato alla conoscenza dello sviluppo tecnologico. Si fanno strada soluzioni sempre più efficienti nel settore dell’energia solare e dei combustibili derivati dagli oli vegetali.
L’amministrazione comunale deve affiancare i cittadini nel reperimento delle informazione e nella programmazione degli interventi, in modo da sfruttare opportunamente sia i nuovi prodotti sia i finanziamenti pubblici che sono disponibili per gli investimenti.
E’ inoltre opportuno mettere a disposizione dei cittadini i servizi tecnici del Comune per orientare le scelte in edilizia che permettano il risparmio energetico, incentivando anche la formazione sulla materia dei progettisti.
Infine riteniamo interessante valutare l’esperienza già attiva presso il Comune di Sondalo e integrare turbine idroelettriche nel sistema degli acquedotti per utilizzare la pressione dell’acqua potabile prima di distribuirla alla popolazione.