Grazie Faustino. Solo una precisazione che magari tu sai: la Coop è tuttora attiva ma senza la presenza del Comune oppure è in fase di scioglimento/liquidazione?

La coop per ora e' in standby ... il comune ne e' uscito per una questione normativa .. e' stato obbligato di fatto dalla legge a recedere .... non so di preciso se questo recesso abbia fatto mancare il numero minimo di soci .... se cosi' fosse c'e' un tempo entro il quale o si torna al numero minimo o si va automaticamente a scioglimento ... comunque in termini di mesi ....
Credo che comunque la scelta sia quella piu' ovvia in questo momento .... protrarre lo standby fino a nuove elezioni .... e solo allora prendere una decisione definitiva sul futuro.

Aggiungo una cosa ..... sono stato al nuovo polifunzionale di Rasin ....
Per capodanno???? Noooo ... c'era troppa ressa ..... non sono riuscito ad entrare .....

A parte il fatto che un polifunzionale per conto mio e' una cosa mooolto diversa da quello che invece si e' realizzato ...
A parte il fatto che l'altezza tra il piano del palco e il soffitto e' secondo me troppo ridotta ..... e di questo si e' lamentato anche qualcuno che quel palco l'ha usato recentemente .....
A parte il fatto che non capisco la scelta di mettere i lampadari anziche' dei comodi, pratici, e soprattutto meno impattanti neon a soffitto ..... o altre soluzioni simili .....
A parte il fatto che non si e' minimamente pensato (per ora) a rendere il locale acusticamente fruibile .... c'e' quasi meno rimbombo in chiesa ....
A parte il fatto che non ho capito la logica con cui e' stato posizionato l'impianto audio .... e soprattutto il posizionamento della regia .... nel locale che sta dietro il palco .... ovvero nel posto dove e' possibile vedere e soprattutto sentire meno ... ma forse e' stato studiato anche un posizionamento alternativo in sala qualora serva con cavidotti e quant'altro serva a un veloce trasferimento della regia ....
A parte il fatto che non ho visto niente di simile a quelle cose su cui la gente che va ad assistere a qualcosa possa piu' o meno comodamente poggiare le proprie terga ..... ma magari c'erano e non le ho viste ....

eeeee .... basta.

Sono semplici pareri ....... sicuramente ogni cosa avra' avuto il suo perche' a me, profano in materia, incomprensibile.

Ah .. dicevo .. a parte il fatto ...... eccetera eccetera ..... la cosa secondo me piu' orrenda e' il colore scelto per la finitura esterna ..... adattissimo a rendere la struttura piu' simile ad uno stallone che ad un polifunzionale ...... ma anche questa scelta avra' avuto il suo perche' .....

Buonanotte a tutti ....

Una precisazione sulla Coop. Valdidentro .....
Il numero minimo di soci per legge e' 9 e con il recesso del comune i soci sono rimasti appunto in 9. Non e' quindi necessario alcun ripristino ne' messa in scioglimento.

E per rubare una celebre citazione ........ sperando che non mi vengano richiesti i diritti d'autore ...... "Tanto si doveva". Faustino

Ogni discorso relativo alla Cooperativa deve tenere conto della sua storia e dei risvolti legislativi che, nel bene o nel male, ne hanno condizionato l'esistenza.

Nata nel 2001 con lo scopo di gestire in maniera più snella le infrastrutture comunali (palestra, campi sportivi, pista da fondo, tendostruttura, ...), la Cooperativa prese il nome dalla forma societaria scelta da parte dell'amministrazione comunale per tale società: una società cooperativa a responsabilità limitata. Caratteristiche di queste società sono:
- la presenza di almeno nove soci
- lo scopo mutualistico dei soci (tutti i soci devono avere un interesse in comune)
- i soci rispondono delle obbligazioni sociali limitatamente alla propria quota

La Cooperativa Valdidentro venne quindi costituita da parte di nove soci, ossia:
- Comune di Valdidentro in qualità di socio sovventore, ossia colui che mette i soldi per il funzionamento della coop
- Gruppo Alpini Semogo, socio con una quota di 100 €
- Gruppo Alpini Isolaccia, socio con una quota di 100 €
- Gruppo Alpini Pedenosso, socio con una quota di 100 €
- Gruppo Alpini Premadio, socio con una quota di 100 €
- G.S. Rio Scianno, socio con una quota di 100 €
- G.S. Semogo, socio con una quota di 100 €
- Amici del Fondo, socio con una quota di 100 €
- Pro Loco Valdidentro, socio con una quota di 100 €
Probabile che ci sia qualche altro socio dal momento che in un precedente intervento Faustino parlava di nove soci escluso il Comune, ma personalmente non ricordo chi possa essere.

Negli anni a venire il Comune, in qualità di socio sovventore, ha versato nelle casse della Coop una quota sociale di € 113.000, oltre a contributi straordinari per il funzionamento dell'attività svolta da parte della Coop di € 435.000. Tali risorse sono servite per coprire i costi di gestione: personale, amministratori, acquisto di beni, e così via.

Nel corso degli anni la Cooperativa continua ad operare grazie al Comune finanziatore fino a quando il legislatore nazionale non pone una serie di vincoli sulle partecipazioni degli enti in società private. In sostanza, il Comune si trova di fronte ad una scelta obbligata: uscire dalla società cooperativa perchè lo stato non gli riconosce altra possibilità. Si arriva ai giorni nostri, al 2010 in particolare, quando in Consiglio Comunale si sancisce ufficialmente la fine di questa avventura.

ll Comune esce dalla Cooperativa ma la stessa resta in vita e proprietaria di diversi beni mobili acquistati negli anni precedenti sempre grazie al contributo del Comune; gli altri 8 soci infatti, non hanno mai versato nulla oltre alla quota iniziale di € 100.
Sul finire del 2011 riceviamo comunicazione che il Tendone Quadrifoglio viene venduto dalla Coop al Comune di Sondalo per € 37.000. Più di una persona si chiede se tali risorse debbano finire nelle casse della Cooperativa o in quelle del Comune.

Ora, oltre che legittima la domanda circa la destinazione dei 37.000 € del tendone, appare più che mai attuale la domanda circa il senso della Cooperativa senza il socio sovventore. E' infatti indubbio che la sua costituzione sia avvenuta per ottimizzare la gestione di alcuni servizi da parte del Comune e, venuto meno il ruolo di quest'ultimo, si fatica a vedere il motivo per cui gli altri soci possano avere per continuare a tenerla in vita.
E' per questo che la messa in liquidazione e la sua cessazione appaiono come una strada obbligata, dal momento che a prescindere da chi saranno i prossimi amministratori, ci sono ben poche possibilità che il legislatore possa rivedere le sue scelte e ritornare alla vecchia disciplina che consentiva la partecipazione da parte degli in società private.

E' inoltre da chiedersi, a prescindere dalla legittimità, se sia corretto che gli altri otto soci possano disporre a proprio piacimento di beni acquistati con fondi non propri che dovrebbero servire per la gestione di servizi pubblici i cui destinatari sono tutti i cittadini di Valdidentro.

PS Chiedo a Fausto che mi pare molto ferrato sull'argomento, o chiunque altro possa esserne a conoscenza, di correggermi in caso di inesattezze e chi sia il nono socio di cui non ho memoria. Chiedo anche se ci sia un nuovo socio sovventore dal momento che la sua mancanza, se non ricordo male, è causa di scioglimento della società. Grazie!

Ci sono diverse inesattezze in quello che tu scrivi ….

Innanzitutto i soci sovventori sono 2 …. Comune e Proloco … entrambi con 100.000.000 di vecchie lire versati alla costituzione della Coop … e questi 100.000,00 euro sono di fatto quote di capitale sociale sottoscritto e versato da Comune e Proloco, ai quali si vanno ad aggiungere i 100 euro procapite degli altri soci. Questo e’ capitale sociale ….. che se non utilizzato a coprire perdite nel corso degli anni e’ rimborsabile al socio qualora decida di uscire dalla compagine sociale.
Il decimo socio e’ lo Sci Club Valdidentro.

Come veniva finanziata la Coop? Semplice …… era stata siglata una convenzione con il Comune nella quale il Comune versava un corrispettivo di 140.000 euro annui in cambio di servizi …. Gestione delle strutture e delle aree verdi e sportive,pista ciclabile, pista di fondo, eccetera …. nonche’ organizzazione di eventi e manifestazioni. Inoltre la Coop. provvedeva di suo ad altri finanziamenti da parte di aziende private, attraverso ad esempio la vendita di spazi pubblicitari …..
I contributi straordinari che tu citi riguardano servizi che la Coop. ha reso al comune al di fuori della convenzione … ad esempio quando alle aree sono stata aggiunte l’area sportiva di Semogo, Pradelle e Planecc, o la realizzazione del beach volley, o alle manutenzioni straordinarie sui giochi collocati nelle aree verdi e alle recinzioni dei campi sportivi …..

E’ sbagliato dire che i 435.000 euro sono serviti per acquistare beni o per coprire costi di gestione …. Sono in buona parte corrispettivi versati in cambio di servizi … eccetto 175.600 euro che sono stati effettivamente contributi straordinari finalizzati all’acquisto di attrezzature, deliberati nel periodo dal 2002 al 2009.

Per quanto riguarda i 113.000 euro …. 50.000 e’ il capitale versato alla costituzione …. I restanti 63.828,74 euro sono trasferimenti che il Comune ha effettuato in conto capitale ma che l’assemblea della Coop non ha accettato come aumento di capitale (per l’aumento di capitale serve che tutti i soci siano d’accordo … in questo caso l’unico ad essere d’accordo era il Comune) ma come trasferimento a copertura di perdite. Un socio non puo’ autonomamente decidere una aumento di capitale …. Serve l’approvazione di tutti i soci.

Tutti i beni acquistati dalla Coop nel corso della sua vita sono legittimamente e legalmente di proprieta’ della Coop. I contributi, siano essi ordinari o straordinari, sono per loro natura non rimborsabili .. non si tratta di finanziamento fruttifero o infruttifero dei soci, ma di contributi che per loro stessa natura non sono restituibili.

Altro punto ….. non e’ vero che i soci possono disporre a proprio piacimento dei beni di proprieta’ della Coop. I beni sono nella disponibilita’ del proprietario (della Coop) non dei singoli soci, cosi’ come i corrispettivi derivanti dall’alienazione dei beni (vedi tensostruttura). Trattandosi di un’entita’ che non ha scopo di lucro, l’unica cosa di cui sono proprietari i soci e’ il capitale che hanno versato. Oltretutto i soci della Coop sono tutte entita’ non aventi scopo di lucro.
I corrispettivi derivanti dalla cessione di beni di proprieta’ della Coop servono a rimborsare i versamenti effettuati dai soci in conto capitale, qualora recedano come nel caso del Comune. Eventuali “avanzi” non spettano in alcun modo ai soci.
Sui motivi per cui i soci restanti possano decidere di mantenere in vita la Coop ….. non esiste alcun motivo per cui i soci debbano deciderne lo scioglimento, in quanto la Coop puo’ tranquillamente ad oggi continuare le proprie attivita’. Avrebbe potuto ad esempio concorrere agli appalti per la gestione delle strutture, se fosse stata invitata …. cosa che non e’ successa …… perche’ qualcuno ha preferito invitare entita’ esterne alla Valdidentro che ovviamente non sono tenute a rispettare una fondamentale regola alla quale la Coop non si e’ mai sottratta ….. e cioe’ di dare lavoro a persone di Valdidentro …… cosa che le varie Coop che oggi operano hanno fatto solo in parte.

Un’ultima considerazione …..
I costi che oggi il Comune sostiene per le attivita’ che erano svolte dalla Coop Valdidentro sono oggi lievitati a dismisura …. e oltretutto non poche sono state le lamentele…… a causa soprattutto della scelta del Comune di avvalersi di soggetti diversi ed esterni alla Valdidentro, senza contare il fatto che quantomeno nella Coop Valdidentro il Comune era rappresentato sia in assemblea che in consiglio di amministrazione, mentre sui soggetti che oggi operano in Valdidentro il Comune non ha alcuna forma di controllo. Non credo che da questo punto di vista l’amministrazione abbia agito nell’interesse dei propri cittadini.
Puoi essere d’accordo o meno sulla questione legata alla Coop, ma mi aspetterei delle considerazioni sulle alternative messe in campo dall’amministrazione ….. e piu’ in generale sullo spreco di denaro pubblico che questa amministrazione ha posto in essere a 360 gradi ….. vedi marciapiedi e ristrutturazioni varie ….. senza avere un minimo e coerente progetto di insieme, o delle considerazioni sulla politica del fregarsene di tutto e tutti andando avanti per la propria strada senza porsi il dubbio che forse si stanno commettendo degli errori (vedi pgt) ….. o sull’arroganza nel pretendere il pagamento di quanto dovuto in termini di ICI (cosa giusta nel merito ma operazione dai metodi quantomeno discutibili) dimenticandosi che il comune e’ debitore nei confronti di molte famiglie di Valdidentro (vedi canoni di depurazione) …..
Io non credo che i problemi della Valdidentro stiano nella questione Coop o se vuoi Proloco …… giustamente importanti … ci mancherebbe ….. ma che qualsiasi amministrazione futura diversa dall’attuale potrebbe risolvere in un mese ……. forse due ….. ma non di piu’ ….
Io credo che i veri problemi stiano altrove ….. ma se vogliamo continuare a battere su queste questioni dimenticandoci tutto il resto ……

Faustino

Grazie Faustino per le precisazioni sia sulla natura che sulla modalità di partecipazione alla Coop da parte dei vari soci. Credo che adesso il quadro sia ampiamente chiaro, almeno per quanto mi riguarda.
Resta sempre la difficoltà a capire come possa la Cooperativa continuare ad esercitare la propria attività dal momento che è venuto meno il perseguimento dell'oggetto sociale da te descritto (gestione delle strutture e delle aree verdi e sportive, pista ciclabile, pista di fondo, ecc.), ma evidentemente sono solo io a vedere queste anomalie.

Quanto alle scelte dell'amministrazione circa l'affidamento a Coop esterne dei servizi di cui sopra, credo che si debba tenere conto dell'evoluzione normativa - citata nei precedenti post - relativa all'impossibilità di partecipazione in soggetti privati. Una cosa che forse ci siamo dimenticati di scrivere è che le motivazioni che portarono alla costituzione della cooperativa Valdidentro furono la necessità di rendere più efficiente il sistema di gestione delle strutture che, se portato avanti con le rigide regole in capo agli enti pubblici, avrebbe necessitato di maggior burocrozia e minor efficienza. Purtroppo gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una escalation di norme che hanno ristretto il campo di azione delle società di questo tipo, fino ad arrivare alla situazione attuale dove sostanzialmente il Comune può svolgere i propri servizi attraverso società da lui partecipate, a patto che queste rispettino le procedure di evidenza pubblica tipiche proprio dell'apparato pubblico. In sostanza non cambia niente tra una gestione diretta o una gestione tramite una propria società, con buona pace di coloro che ne riconoscevano migliori efficienza e snellezza operativa.
Sulla qualità del servizio non mi permetto di esprimermi non avendo elementi sufficienti per fare delle valutazioni o per dire se c'erano e ci sono delle alternative più efficaci.

Infine una considerazione sui problemi del comune. Credo che siamo tutti concordi nel riconoscere i diversi livelli di problematiche, ma sono convinto che tutte le questioni meritino la giusta attenzione e la giusta informazione. Ricercare ogni volta un problema "più importante" vuol dire sostanzialmente non focalizzarsi mai su niente e personalmente è un modus operandi che non condivido molto. A tal proposito segnalo che proprio nei giorni scorsi, il sottoscritto insieme ad altre persone, ha presentato una richiesta all'amministrazione per avere maggiori chiarimenti sulla redazione del Pgt. La richiesta è stata formulata a favore di tutta la cittadinanza dal momento che si è richiesto un incontro pubblico per esplicitare alcune scelte indicate nei documenti del Pgt. Tale argomento è di importanza primaria, ma questo non vuol dire che ci si debba focalizzare solo questo perdendo di vista altre tematiche che, in apparenza, sono meno rilevanti.

L'oggetto sociale della Coop non e' lavorare per il Comune ...... ma e' quello di svolgere una serie di attivita' per qualsiasi committente pubblico o privato che sia. In questo senso la Coop potrebbe tranquillamente continuare a svolgere le proprie attivita'.
Detto questo .... nessuno vuol disconoscere il motivo per cui e' stata creata, e credo che nessuno voglia pensare ad una Coop che possa operare in modo diverso da quello per cui e' nata ... anche se legalmente non c'e' nessun impedimento a che cio' accada.
Il motivo dello stand by e' quello di attendere cio' che succedera' a palazzo tra pochi mesi ..... perche' io credo che in questo momento sia assurdo buttare una struttura di fatto operativa a tutti gli effetti ....... a breve ci saranno le elezioni ..... magari ci ritroveremo altri 5 anni di amministrazione Martinelli ..... magari no ....... in ogni caso attendere non costa nulla ........ sia mai che una nuova amministrazione possa avere una visione nella quale la Coop possa avere ancora un ruolo ... sicuramente diverso, viste le normative attuali. Quello che mi auguro e' che chi sara' a palazzo fra pochi mesi sia disponibile al confronto .... e non solo come promessa elettorale ...... volonta' che sicuramente c'e' da parte della Coop .. su questo non ho alcun dubbio ...... speriamo ci sia anche da parte dell'amministrazione.

Ma cosa dici mai ......... in questi giorni abbiamo potuto ammirare ed usufruire di questa nuova struttura e ....

FINALMENTE!!!!! Una struttura davvero POLIFUNZIONALE, BELLISSIMA, DOTATISSIMA, PERFETTA per la Valdidentro .... FINALMENTE un'opera nella quale i nostri soldi sono stati BEN SPESI!!!!!!!
COMPLIMENTI all'amministrazione MARTINELLI!!!!! La valdidentro tutta ringrazia per quest'opera che rappresenta senza ombra di dubbio lo stato dell'arte, e che verra' sicuramente presa ad esempio dal mondo intero, entrando di diritto nel novero dell'eccellenza alla voce STRUTTURE POLIFUNZIONALI!!!!!!

Cosa dici??? Hai ragione ..... la febbre mi fa sragionare ...... pero' sarebbe stato bello se fosse davvero cosi' ...... e invece ......... purtroppo ...... cosi' non e' ... e alla prova dei fatti per l'ennesima volta siamo di fronte a soldini pubblici spesi male e ad un'opera che per diventare davvero cio' che dovrebbe essere richiedera' ulteriori e imponenti interventi.

Faustino

Una domanda .....


Se un'associazione volesse chiedere di poter utilizzare la struttura per una conferenza o per una assemblea ....... a chi deve chiedere???????? Al Comune????? A quale assessore?????? O in quale ufficio??????? E con che modalita'??????? C'e' un qualche regolamento sull'utilizzo?????? E' stato stabilito e regolamentato un qualche tipo di affitto??????

Grazie in anticipo per le cortesi risposte che ricevero'.

Faustino